Inventario Spadetta, 20-22 agosto 1782

Lascito De Mura: inventario Spadetta

20-22 agosto 1782

Archivio Storico del Pio Monte della Misericordia, Bb, LXII, vol. 114, fasc. 2, cc. 1v-18r

Nota: la camicia (c. 1v), inclusa nella numerazione, non è coeva; la c. 1r è bianca.

«[1v] 1782, a’ 20 agosto. Nota delli beni mobili sistenti nella casa di don Francesco di Mura per lo scrivano del Sacro Regio Consiglio Ignazio Spadetta, coll’intervento del commissario Cito in forza del decreto de’ 19 detto mese ed anno […]. [2r] Die 20 mensis Augusti 1782, Neapoli. Bona mobilia reperta in domo ubi habitabat quondam dominus Franciscus de Mura, quæ per me subscriptum scribanum Sacrii Regii Consilii, cum interventu domini illustris marchionis domini Caroli Cito causæ commissarii, adnotatur vigente decreti interpositi per eundem sub die 19 currentis mensis et anni, ut ex actis, sunt videlicet.

Sala

Due Paesi, uno di palmi 3 per 2½ e l’altro palmi 3 per 2, con cornici indorate a mistura.

Un quadro rappresentante il Trionfo della Giuditta, con poche figure terminate, di palmi 4 per 6, e si dice che sia de’ gioveni che lo stanno copiando.

Due cornici senza quadri, di palmi 6 ed 8, indorate.

Due botte con poca biada dentro.

Due cassabanchi di legno ed altri legnami inutili per uso di pittura.

Prima anticamera

Una macchia dell’Assunta dell’Annunziatella, di palmi 4 per 10, senza cornice.

Due sopraporti: in uno vi è l’Aurora e Titone con amorini, frutti ed altro, di palmi 3½ per 7; e l’altro è la macchia del Palazzo Reale rappresentante l’istesso; senza cornici.

[2v] Un quadro di palmi 7 e 8, con cornice indorata, rappresentante Diana ed Antimeone.

Macchia dell’Annunziata, di palmi 3½ per 7. Un quadro di palmi 4 per 8, in esso vi sta dipinto Maria Vergine, alcuni santi gesuiti con i scolari a’ piedi d’essa, senza cornice.

Altro quadro di palmi 5 per 7, con cornice indorata, rappresentante Coriolano che dà l’assedio a Roma.

Altra macchia di palmi 5 per 6 rappresentante la Gloria de’ Principi dipinta al Palazzo Reale.

Altra macchia di palmi 4 per 6 rappresentante il Tempio di Salomone.

Altra macchia di palmi 4 per 5 rappresentante la Moltiplicazione de’ pani fatta a Foggia.

Altra macchia di palmi 4 per 6: rappresenta l’Arcangelo san Rafaele che sana la cecità del vecchio Tobia.

Un quadro picciolo di palmi 3 per 4, rappresenta la Gloria de’ Principi.

Un quadro di fiori, di palmi 2 per 4, con cornice indorata e cimmasa sopra.

Uno stipo grande per uso di guardarobba, di legno dipinto con cornice indorata, nelle cui tiratoje vi

sono le seguenti robbe, videlicet:

[3r] 3 livree intiere di panno color giallo, con giamberghini torchini trenati con varii colori;

30 libri tra grandi e piccioli di diverse materie e costi, di poco valore;

2 paja di scarpe: uno bollettato nero e l’altro di rattina verde;

1 pajo di calzettoni di lania;

1 pajo di stivali di dentro scarlati;

1 camisciola bianca di londrino;

1 giamberga usata di barracano color palombino foderata bianca;

1 giambergone e giamberghino di pilone musco foderato rosso;

1 calzone di gamellotto verde;

1 sareca di velluto blò in lana gallonata con galloni d’oro;

1 calzone di monforto nero;

1 giamberga con galloni d’oro a color di feccia;

1 calzone di color verde foderato di fostania;

1 giamberghino di drappo d’oro color giallo ne’ soli quarto d’avanti, quei di dietro colle maniche d’armesino giallo;

1 giamberghino di raso verde gallonato d’oro;

1 calzone di sajone nero;

[3v] 1 calzone di velluto nero;

1 giamberga di castorino pignolo con le smerze di velluto rosso, con bottoni e laccietti d’oro, con simile calzone;

1 giamberghino a maglie color gialletto ne’ soli quarti davanti, gallonato d’oro;

1 calzone vecchio di gamellotto rigato;

1 calzone di castoro pignolo con galloni d’oro, con

giamberga e giamberghino eguale;

1 camisciola di londrino bianco;

1 giamberghino a maglie a fiamma con galloni d’oro;

1 giamberga e giamberghino foderata di stamina nera;

1 giamberga e giamberghino di pilone color nocella con le sopra maniche di velluto;

1 sopragiamberga di calmucco di color musco;

1 giamberga di color pignolo di pilone foderata di grattino scarlato;

1 giamberghino di grattina scarlato con galloni d’oro;

1 veste di camera di durante foderata di carangà;

1 cappotto di barracano foderato di stamina rossa con galloncini d’oro;

[4r] 1 soprattone [?] di vellutino rigato color cennerino con asole d’oro foderato di londrino;

1 sareca di gamellotto verde;

1 giamberga e giamberghino di panno verde;

1 giamberghino di panno verde;

1 calzone di durante rigato;

1 calzone di castoro cremesi con ligaccie d’oro;

1 calzone di panno verde;

1 giamberghino di durante rigato;

1 abbito di panno color pignolo con bottoni d’oro;

1 giamberghino di castoro scarlato con galloni d’oro;

1 abbito di vellutino color di cenere;

1 giamberghino di raso bianco gallonato d’argento;

1 giamberga di grattina foderata di felba con calzone simile;

1 abbito d’amuerre celeste con galloni e bottoni d’argento;

1 giamberga e giamberghino di calidoro scampiente con galloni e bottoni d’argento foderato d’armesino celeste;

1 calzone d’amuerre color di pomadore, con taccaglie e bottoni d’argento;

[4v] 1 abbito di lastra d’argento color cenerino, con galloni e bottoni d’argento;

1 giamberghino di panno con galloni e bottoni d’oro;

1 giamberghino di raso nero;

1 giamberga di velluto nero foderata di raso bianco con calzone di vellutino nero;

1 giamberga di rattino color pignolo con calzone eguale;

1 sareca di panno cenerino con li petti di velluto rosso e bottoni d’argento;

1 camisciola di panno bianco con bottoni e passamano d’oro;

1 una [sic] giamberga bianca di panno;

1 abbito di velluto rigato color ceraso con bottoni e ligaccie d’oro;

1 abito di criscetto di più colori;

1 cappotto scarlato con mostre di velluto celeste;

1 soprattò di panno cennerino con mostre di scarlato.

2 cantenari all’antica di noce con quattro tiratoje per ognuno, con li foderi laterali, entro de’ quali vi

sono le seguenti robbe, videlicet:

2 canne d’India, una di esse con pomo di ottone;

[5r] 1 guantiera d’ebbano ornata d’intagli simili; diversi cristalli e chicchere di porcellana;

1 mesale a peparello;

1 zuccotto;

diverse biangherie uguali di tavola.

1 boffettino di noce verde.

4 sedie di legno, indorate, coverte di pelle, e due sgabeli simili.

Seconda anticamera

2 quadri di palmi 5 per 6 con cornici indorate: una rappresenta Titone con l’Aurora e l’altro la Tavola di Diana ed Antimeone.

1 quadro di palmi 3 per 2 con cornice indorata: rappresenta il Ritratto del beato Francesco di Girolamo.

1 quadro di palmi 3 con cornice indorata: rappresenta una Vergine col Bambino in braccio e san Giuseppe.

1 quadro di palmi 3 per 4 con cornice indorata: rappresenta il Servo d’Abramo con la Rebecca.

2 quadri di palmi 4½ per 3 l’uno, con cornice indorate: rappresentano i Miracoli di san Benedetto,

macchie di San Severino.

1 quadro con cornice indorata di palmi 3 per 4: rappresenta il Transito di san Giuseppe.

[5v] 1 quadro con cornice indorata, di palmi 3 per 2, coll’effigie dell’Angelo Custode.

1 quadro senza cornice, di palmi 3 per 2, coll’effigie di Santa Lucia.

1 quadro con cornice indorata di palmi 4 per 5: rappresenta la Madalena in casa del fariseo in casa di Gesù Cristo [sic].

1 quadro con cornice indorata, di palmi 3 per 2, rappresentante una Madonna.

1 quadro senza cornice, di palmi 3 per 2½, coll’effigie di San Francesco di Padua [sic].

2 quadri con cornice indorata, di palmi 4 per 6 l’uno, rappresentanti li Miracoli di san Benedetto, macchie di San Severino.

2 quadri di palmi 4 per 6 l’uno con cornici indorate: in uno si vede l’Istoria di Virginia; nell’altra Lucrezia romana.

2 macchie di ½ palmo l’una con cornice indorate: rappresentano Angeli di chiaro oscuro dipinti in San Severino.

1 quadro di palmi 4 per 6, con cornice indorata, coll’effigie dell’Assunta.

1 quadro di palmi 3 per 2½ con cornice indorata: rappresenta San Giuseppe e Maria.

8 sedie all’antica di legno indorate ed intagliate, coverte d’un drappo ricamato color giallo.

2 sgabelli di drappo e sopra coll’ossatura di legno nero.

[6r] 1 boffettino di legno indorato.

3 sedie di paglia con l’ossatura di legno, indorate.

2 boffettini ad un piede, di noce; sopra d’uno d’essi

2 scarabatti d’ebano con 2 Bambini dentro.

Stanza del defonto don Francesco

1 Madonna ovata di palmi 1½.

1 Bambino e san Giovannello di palmi 1.

1 quadro di palmi 3 per 2½, con cornice indorata, coll’effigie di San Gennaro.

Altro simile coll’effigie di Sant’Antonio Abbate.

1 quadro di palmi 3 per 4 con cornice indorata: rappresenta un Miracolo di san Benedetto, macchie di San Severino.

Un disegno sopra l’orologio con cornice indorata.

1 quadro di palmi 3 per 2, con cornice indorata, coll’effigie della Vergine addolorata.

1 macchia di palmi 2½, con cornice indorata, coll’effigie della Vergine delle Grazie, santa Rosa e

san Giovanni.

1 quadro di palmi 2½ per 2 con cornice indorata: rappresenta la Morte di sant’Alesio.

1 quadro di palmi 4 per 5½ con cornice indorata: rappresenta la Visitazione [6v] di Maria Vergine e

santa Elisabetta.

1 quadro di palmi 2 per 2½, con cornice indorata, coll’effigie di San Rocco con lastre avanti: macchia di San Martino.

1 quadro di palmi 4 per 3 con cornice indorata: rappresenta l’Assunta di Maria vergine.

1 quadro di palmi 4 per 8 con cornice indorata: rappresenta la Venuta de’ Maggi fatta a Pizzofalcone all’Annunziatella.

1 quadro di palmi 2½ per 3 con cornice indorata: rappresenta un Santo papa di sott’in su.

1 quadro di palmi 4½ per 3½ con cornice indorata ed intagliata: rappresenta la Visitazione di Maria

vergine, macchia di un quadro fatto a Turino.

1 quadro di palmi 3 per 2½ con cornice indorata ed intagliata: rappresenta l’Angelo Raffaello di Tobia.

2 Paesi di un palmo l’uno con cornice indorata.

2 macchie di palmi 3½ per 5 l’uno, con cornice indorate: rappresentano li Miracoli di san Benedetto, macchie di San Severino.

4 sedie indorate di legno.

2 commogini di noce con pietre sopra acciappate d’ottone, con due tiratoje dentro de’ quali vi sono

certi pochi colori, una forbice ed un Crocefisso.

[7r] 1 ginocchiatojo di noce con 4 tiratoje e con foderi laterali vuoti, sopra del quale vi è una [sic]

scarabatto d’ebano con tre cristalli, con cimmase ed estremi di legno indorato: dentro un Crocefisso d’avolio sopra croce d’ebano, col piede e coll’estremi di legno indorato, e con pittura al di dietro al sopradetto Crocefisso rappresentante la Madonna e le Marie a’ piedi del medesimo.

1 burò grande di noce stragallato simile con due cristalli al di sopra e divesi tiratoii, dentro de’ quali vi sono due fazzoletti di seta nuovi color cremesi, rasole ed altre cosuccie, una bilancia d’ottone da pesar zecchini, 20 moccatore di colore per tabacco, una camisa d’Olanda, 4 paja di calzette usate. 7 camise: 4 d’Olanda e 3 di tela di lino.

4 calzoncini bianchi.

2 giamberghini bianchi.

29 barettini, cioè 4 di bombace e 25 di tela d’Olanda.

2 colvattini di mugellino ed un pajo di polzi dell’istesso.

1 antesino ed una tovaglia, e 6 paja di calzette.

8 camisce, cioè 7 d’Olanda ed una di tela.

10 barettini: 6 d’Olanda e 4 di bombace.

1 camiscia d’Olanda.

[7v] 7 camisciole bianche.

1 camiscia di tela, nuova.

1 faccia di coscino.

1 lenzuolo di tela di lino.

1 salvietto ed una tovaglia.

6 faccie di coscino.

3 barettini d’Olanda.

4 calzonetti.

5 camiscie: 3 d’Olanda e 2 di lino con polzi.

1 faccia di coscino di cocitrigno.

6 camisciole bianche.

11 barettini.

3 colvattini.

1 letto consistente in tre matarazzi pieni di lana, con tre coscini anche pieni di lana, 7 tavole e guarnizione di ferro.

1 orologio di camera con suo piede di noce, con cornice indorata.

1 stipo dentro al muro, dentro del quale varii vasi di rapè, paccotti di fronda da fumare e poca vana.

Ultima stanza appresso

1 quadro di palmi 4 per 5 con cornice indorata: una delle due macchie [8r] rappresentante il Miracolo di san Nicola.

1 macchia per detto luogo fatta pur anche con cornice indorata, di palmi 7 per 7½, rappresentante

anche i Miracoli di san Nicola.

1 Concezione di palmi 3 per 2½ senza cornice; una Bambocciata di palmi 4 per 3 senza cornice.

1 tondo con cornice con la nuda tela antica.

1 quadro di palmi 2 per 2½, con cornice, rappresentante il Martirio di san Placido.

1 quadro di palmi 3 per 2, con cornice intagliata ed indorata, coll’effigie di San Vincenzo da Paola fatto nella sua chiesa.

1 quadro di palmi 3 per 2½, senza cornice, coll’effigie di San Gaetano.

1 quadro di palmi 1½ per 2 rappresentante una Madonna con Bambino.

1 quadro di palmi 3 per 4 con cornice indorata: rappresenta la Storia d’Ismaele ed Agar.

1 quadro di palmi 3 per 2½ con cornice indorata: rappresenta la Scala di Giacobbe.

1 quadro di palmi 4 per 5, con cornice indorata, coll’effigie di Sant’Andrea Apostolo.

1 macchia senza cornice di palmi 5 per 7: rappresenta il Martirio di san Gennaro nella fornace eseguita al Seggio di San Giuseppe.

[8v] 1 quadro con cornice indorata di palmi 2 per 2½: rappresenta la Lotta di Giacobbe coll’Angelo.

1 quadro con cornice indorata, o sia macchia: rappresenta Santa Maria delle Grazie, san Gaetano e

san Filippo Neri.

1 quadro con cornice intagliata ed indorata, di palmi 1½, coll’effigie della Vergine.

1 quadro di Paese, con cornice indorata, di palmi 1½ per 3½.

1 quadro di palmi 2 per 2½, con cornice indorata, coll’effigie di San Benedetto che dimostra le regole a’ suoi religiosi.

1 macchia con cornice intagliata ed indorata di egual misura della sudetta: dimostra un Miraculo di

san Benedetto.

1 quadro con cornice indorata, di palmi 2 per 2½, coll’effigie di Sant’Antonio col Bambino in braccio.

1 quadro di palmi 3 per 2½, con cornice indorata, coll’effigie di Santa Maria Egeziaca.

2 Bambocciate di palmi 4 per 3 senza cornice.

1 quadro senza cornice, di palmi 3 per 2½, coll’effigie di San Vincenzo Ferreri.

1 quadro coll’effigie del Salvatore, di palmi 3 per 2½, con cornice indorata.

[9r] 1 quadro di palmi 3 per 2½ con cornice indorata: rappresenta una Madonna e Bambino che dorme, e san Giovanniello.

2 quadretti di Architettura diruta, di ½ palmo l’uno, con cornice indorata e lastre avanti.

1 quadro di palmi 4 per 2, senza cornice, col Transito di san Giuseppe.

1 quadro con cornice indorata, di palmi 3 per 2, coll’effigie della Vergine del Rosario.

1 quadro di palmi 2 per 2½ colla Predicazione di san Placido.

2 quadri con cornice indorate di palmi 6 per 8 l’uno, il primo de’ quali coll’effigie di Alessandro il

Grande, il secondo coll’Istoria di Carlo Magno.

3 quadri sbozzati solamente: uno d’essi, di palmi 3 per 2½, vi è la Madre col Bambino in braccio che dorme; il secondo, di palmi 2, coll’immagine della Madonna colle mani giunte, ovato [ms.: ovate]; il terzo del Santissimo Salvatore, di palmi 2 per 2½; senza cornici.

1 letto per una persona, con due materazzi e tre coscini, 4 tavole e due scanni di ferro.

1 sofà vecchio.

1 boffettino di noce.

1 borongino di noce con specchio sopra.

1 boffettino di radica di noce con fiori.

[9v] 1 boffettino picciolo con una cassettina di viaggio acciappata d’ottone.

1 coverta imbottita.

Galleria

26 sedie di paglia ad uso di Palermo con ossature di legno indorate.

1 sofà di damasco giallo con ossature di noce.

2 commò di noce con ornamenti di legno forestiero aggrappati d’ottone, con due tiratoje in ognuno, dentro de’ quali vi sono le seguenti robbe, videlicet:

2 guantiere di rama fiorata, con cornici nell’estremi e maniche; fede di credito del Banco Sant’Eligio, de’ 2 gennaio corrente, di docati 416.4.2; altra del Banco sudetto, de’ 24 luglio 1782, di docati 50; altra simile dell’istessa summa e dell’istessa data; altra del Banco de’ Poveri, de’ 3 gennaio 1782, di docati 489.3.12; altra del Banco di San Giacomo, de’ 2 gennaio 1782, di docati 80.17; altre quattro del Banco del Popolo, de’ 11 marzo 1782, di docati 25 l’una, intesta del quondam Francesco de Mura; altra del Banco de’ Poveri, poliza fatta dal monistero di Santa Maria Egeziaca, di docati 29.1.5, pagabile al quondam don Francesco; altra simile del Banco del Populo, di docati 7.2.10, pagata da don Domenico Caracciolo al detto; altra del Banco della Pietà pagata dal monistero di San Severino e Sossio, di docati 22.3.10; altra del Banco San Giacomo pagata da don Sigismondo Savastano, di docati 35, riposte dentro una [10r] sacchetta di tela bruna.

1 paja di calzette di seta, nuove.

10 candelotti di cera.

3 passaportù.

1 bajonetta.

1 cannocchiale.

1 vasetto d’erbatè.

1 scatola con una borza di seta vuota.

1 sacchetto di tela bruna dentro cui vi sono molte

madre fedi di diversi banchi, tutte esitate; tre fascicoli d’instrumenti d’accquisti ed un mazzo di carte minute raccolte da diversi sgrigni, tutte riposte nel sopradetto sacchetto.

Il secondo ritatojo pieno di dolci.

Nell’altro burò una sacchetta di tela con 50 docati di moneta d’oro; docati 16.40 di carlinetti; docati 12 di tarì e docati 29.25 di grana tredeci.

1 repitizione d’oro a tre casse senza catiniglia.

1 repitizione d’oro a tre casse ed un’altra cassa separata per l’istessa repetizione, con catiniglia d’acciajo e suggello d’oro basso.

1 scatola d’oro quadrata piena di siviglia.

[10v] 2 spade d’argento indorate, una di esse con fiocco d’oro.

1 bastone con pomo d’oro e canna d’India.

Altro con molletta d’oro e canna d’India.

1 sciabolotto all’antica con manica d’argento.

1 biattifianco con ciappa d’argento.

2 doppie di docati 36 l’una.

1 picciola zucchiera d’argento ed altra ovata ed indorata dentro.

1 zavattina d’argento fatta a ghietto, ovata, con sue maniche.

1 zavattina a piange.

1 cafettiera d’argento.

1 cortello a piegatojo con manica stragallata d’argento.

1 conca a ghietto d’argento.

1 stucchietto di tartuco in oro.

1 picciolo medaglia d’argento con cornicetta di rame.

5 picciole reliquie d’argento.

2 altre: una con filagrano d’argento e l’altra con legno della Croce.

1 boffettino di noce con piedi di legno.

6 schioppi: tre di canna di Spagna e tre altri lazarine simili.

2 quadri di palmi 4 per 7 con cornice indorata: uno rappresenta il Santissimo Sa[11r]cramento con santa Chiara ed altri santi; e l’altro la Cena del Signore. Sotto di essi, due piccioli ovati di Bambocciate con cornici intagliate ed indorate.

1 quadro di palmi 5 per 8 con cornice indorata: rappresenta San Benedetto che dà le regole alli monaci. Sotto di esso una Madonna col Bambino in braccio e san Giuseppe; alli lati di questa due quadretti di ½ palmo l’uno: il primo rappresenta un Cristo morto, il secondo Cristo colla croce in spalla; tutti tre con cornice indorate ed intagliate.

1 quadro di palmi 6 per 10 con cornice indorata: rappresenta l’Istoria di Salomone con la regina Sabba.

1 quadro di palmi 4 per 3, con cornice intagliata ed indorata, colla figura del Signore inalberato alla croce.

2 quadri di palmi 3 per 2½ l’uno con cornice intagliate ed indorate: in uno vi è Cristo nell’orto; nel secondo la Coronazione di spine. Due Madonne ovate con Bambino in braccio, di ½ palmo l’uno, con cornice intagliate ed indorate.

4 quadri di palmi 3 per 2½ ognuno, con cornice intagliate ed indorate: due d’essi rappresentano la Madonna col Bambino in braccio; gl’altri due, uno il Salvatore e l’altro San Francesco d’Assisi.

2 quadri di palmi 5 per 7: uno rappresenta San Giovanni Battista; e l’altro Cristo battu[11v]to alla colonna, con cornice indorata. Sotto di questi due Bambocciate per traverso, di palmi 4 per 2, con cornice indorate.

8 quadretti, con cornice indorate, di palmi 6½ l’uno: in ognuno vi è Butto di chiaroscuro.

4 tondi di ½ palmo l’uno, con cornice indorate: in uno di essi vi è un Paese; ed in un altro un Bamboccio; negl’altri non vi è niente.

2 ovati con cornice intagliate, con cimmase indorate, che rappresentano due Madonne sopra rame,

una di palmi 1 e l’altra più picciola.

3 quadri di Architettura di palmi 1 con cornice intagliate ed indorate.

2 quadri di palmi 3 per 2½ l’uno, con cornice indorata, uno de’ quali rappresenta la Nascita di nostro Signore; l’altro l’Adorazione de’ Maggi.

2 quadri di palmi 4 per 7 con cornice indorate: uno d’essi rappresenta la Visitazione fatto a Capua; e l’altro la Spettazione del parto di Maria vergine dipinta a Bettalemme.

2 quadretti di palmo 1 l’uno con cornice indorate: uno rappresenta il Bambino e san Giovanniello; l’altro la Pietà.

2 quadri di palmi 5 per 7 l’uno: il primo [ms.: prĩa] rappresenta Erminia col pastore che l’accoglie – Istoria del Tasso; l’altro esprime Argo con Giunone ed Iride con alcuni animali – favola, con cornice [12r] indorata.

2 quadri di palmi 4 per 6 l’uno con cornice indorata ed intagliate: uno d’essi esprime la Giuditta; l’altro Gesuè che ferma il sole.

1 tondo di palmi 3 con cornice intagliata ed indorata: rappresenta una Madonna col Bambino in braccio e san Giovanniello.

1 quadro di palmi 1 per 1½, con cornice intagliata ed indorata: rappresenta il Riposo d’Eggitto.

2 tondi di ½ palmo l’uno con cornice intagliate ed indorata: rappresentano due Marinari, marito e moglie, con frutti di mare.

1 quadro di palmi 1 per 1¼, con cornice intagliata ed indorata, coll’effigie di San Sebastiano.

1 Ritratto di palmi 4 per 5 del fu don Francesco de Mura con cornice intagliata ed indorata.

1 quadro di palmi 4 per 5 con cornice indorata: rappresenta un’Istoria greca, cioè Eulisse che parte

da Calipso.

1 quadro senza cornice, di palmi 3 per 4, coll’effigie di San Pietro.

Stanza da mangiare

2 quadri di palmi 7 per 10 con cornice indorata, uno de’ quali rappresenta la Maddalena; l’altro il Riposo d’Eggitto; amendue dette cornici per alto.

[12v] 1 quadro senza cornice di palmi 9 per 12 rappresentante Imeneo dio del matrimonio colla Pudicizia ed amorini.

1 Ritratto della commoglie di detto quondam don Francesco, di palmi 3 per 4, con cornice indorata.

1 quadro di palmi 3 per 2½ con cornice indorata: vi è dipinto la Pietà, o sia l’Addolorata colla croce del Signore.

2 ovati di palmi 5 senza cornici, con Putti che scherzano, fatti per il Principe della Riccia.

1 quadro di palmi 6 per 9 con cornice indorata ed intagliata: macchia della cupola di San Giuseppe de’ Ruffi.

1 quadro di palmi 5 per 2 con cornice indorata: rappresenta un Miracolo di san Benedetto dipinto a San Severino.

2 quadri di palmi 2 per 1 con cornice indorata: il primo rappresenta Santo Stefano; il secondo un Vescovo.

2 quadretti di palmi 2 per 2½ con cornice indorata, uno de’ quali esprime la Fede; l’altro la Carità: macchie dell’Annunziatella di Pizzofalcone.

2 quadri con cornice indorate, di palmi 1 per 2½ l’uno, con un Angelo e putti per parte, dipinti a chiaroscuro.

2 quadri senza cornice, di palmi 2½ per 1, con due Virtù: una d’essi rappresenta la Verità; l’altro l’Abbondanza, a chiaroscuro.

[13r] 4 sedie all’antica con appoggi coverte di damasco cremesi.

12 sedie di paglia all’uso di Palermo coll’ossatura di legno, indorate e fiorate.

1 tavola di legno per mangiare.

1 scrivania picciola.

1 baullo di vacchetta da viagio entro di cui vi sono, videlicet:

2 lenzuola di lino fino;

4 mesali di lino a peparello;

14 tovaglie di lino a peparello;

6 salvietti di lino a peparello.

1 picciolo canterano di legno con due tiratoje dentro di cui vi sono:

2 camiscie di tela di lino;

1 tovaglia per altare, similmente di lino;

2 pianete di portanova: una nera e l’altra di più colori;

1 calice d’argento con sua patena;

1 sottana per dir messa.

1 boffettino ad un piede indorato.

2 baulli di vacchetta dentro de’ quali vi sono, videlicet:

2 panni per sopra le tavole, di più colori, schiacchiati;

9 lenzuole di tela di lino, nuovi;

[13v] 10 faccie di coscino di tela di lino, nuove;

8 mesali di Fiantra, nuovi, a peparello;

58 salvietti dell’istesso;

18 salvietti di lino a peparello;

15 tovaglie di Fiantra, nuove, a pepariello;

31 tovaglie di lino a pepariello.

1 stipo di pioppo grande dipinto color celeste con cornice gialle, per uso di riposto, con li suoi foderi laterali, dentro del quale vi sono cose inutili.

Cappella

2 quadri di palmi 3 per 2 senza cornici, uno de’ quali rappresenta San Michele Arcangelo e l’altro

Sant’Agostino.

1 quadro di palmi 3 per 2½ senza cornice: esprime la figura di Giesù povero e disprezzato.

1 quadro con cornice indorata di palmi 4 per 7: esprime l’Arrivo de’ Maggi.

2 quadri con cornice indorata di palmi 3 per 4½ l’uno: il primo esprime San Giuseppe che travaglia;

l’altro il Riposo d’Eggitto.

1 stipo grande con cimmasa e baltacchino pittato ed indorato nelle cornici, entro di cui vi esiste la

cappella con candelieri, buccari, croce, carta di gloria e lavabo di detto, con frasche di carta, l’al[14r]tare, mensa e gradino di legno con tovaglia sopra. Entro vi è un quadro di palmi 3 per 2½ con cornice e cimmase indorata coll’effigie della Vergine addolorata.

3 sedie coll’ossatura di legno nero coverte di pella.

1 scabello vecchio di legno nero.

2 ginocchiatoii di legno con tre coscini vecchi di pella.

Stanzino che passa nella stanza della signora donna Antonia

1 Ritratto di don Francesco de Mura di palmi 4 per 5 con cornice indorata.

1 quadro senza cornice di palmi 6 per 6: rappresenta l’Arte liberali.

1 quadro senza cornice di palmi 3 per 2½: rappresenta il Ritratto d’una serva di dio francescana.

1 macchia di palmi 4 per 7 senza cornice: rappresenta la Gloria de’ Principi ed altre favole.

2 sedie all’antica coverte di damasco cremesi.

1 coverta imbottita.

1 baullo entro del quale vi sono alcune cose per uso di donna.

Stanza della signora donna Antonia

1 quadro di palmi 8 con cornice indorata: esprime San Paolo eremita.

[1] macchia del soffitto di Santa Chiara che discaccia i Sarrace[14v]ni.

1 quadro di palmi 6 per 10.

4 placche all’antica.

In questa stanza vi sono due cantarani di noce all’antica, dentro de’ quali vi sono gl’abiti ed altre

galanterie per uso di donna; il letto; alcune sedie ed altro delle stesse signore, con alcuni quadri pur anche antichi.

Altro stanzino affianco del sudetto

1 Ritratto senza cornice, di palmi 4, ovato, non compito.

1 Ritratto di una testa di donna, di palmi 1½ per 1.

1 cassa di legno aggrappata di ferro, dentro di cui vi sono 10 piatti di stagno ed alcuni vasi di creta vuoti.

1 cocchiarone di stagno per sorbetto.

2 bracieri di rame: uno con maniche d’ottone e l’altro di ramocetro.

2 palette.

2 scalda letti.

2 ci[o]ccolatiere di rame.

1 braciere col suo piede, anche di rame.

6 sedie di paglia con ossature di noce, vecchie.

1 forno di campagna, di rame, e molti sacchi pieni; sportelle piene.

[15r] Stanzino appresso

3 ovati per traverso di palmi 5: rappresentano Putti che scherzano, con fiori, ucelli ed altro, senza cornice.

2 macchie di palmi 4 per 7, senza cornici, eseguite nel Seggio di San Giuseppe.

2 chiaroscuri senza cornici: rappresentano, uno d’essi, la Vigilanza; l’altro, la Divina Sapienza, di palmi 1½ per 2.

1 macchia di palmi 5 per 6 senza cornice: rappresenta il resto della cupola di San Giuseppe de’ Ruffi.

Un’altra macchia, di palmi 2 per 3½, eseguita nella stanza di letto del Marchese Berio, in cui si vede dipinto l’Amore e Psica, Mercurio, Giove, Venere. Un ritrattino picciolo di palmi 1 per 1½ all’impiedi.

1 boffettino di noce con piedi di legno nero all’antico con due tiratoje vuoti, sopra di cui vi è un volone d’ottone con sua piangia simile ed un molino per macinar cafè.

3 sedie di paglia con ossature di legno.

1 cassettino da viaggio, di noce, aggrappato d’ottone con molti foderini, vuoto.

1 baulletto da viaggio aggrappato di ferro in cui vi sono pezze vecchie.

1 baullo grande di vacchetta vecchio aggrappato di ferro, dentro [15v] del quale vi sono biancherie

usuale per dette signore di casa.

1 baullo di vacchetta centrellato d’ottone, dentro di cui vi sono anche biancherie delle stesse signore di casa.

1 boffetta per uso di scrivania di noce con suo tiratojo.

1 boffetta di noce con piedi di legno: dentro della medesima vi sono molti libri morali ed altre cose inutili.

Stanza della signora donna Rosa e sue sorelle

1 quadro di palmi 5 per 7 con cornice indorata: esprime un’Istoria greca.

1 quadro senza cornice di palmi 2½ per 2: rappresenta San Francesco Borgia in gloria.

1 quadro senza cornice, di palmi 3 per 2, coll’effigie della Vergine col Bambino e san Giuseppe.

2 quadri con cornice di palmi 6 per 4: l’uno l’Annunziata e l’altro il Sonno di san Giuseppe, si dice di non esser mano di don Francesco.

1 quadro senza cornice, di palmi 4 per 3, col Transito di san Giuseppe.

1 quadro di palmi 3 per 2½: rappresenta la Vergine e san Gennaro.

1 quadro di palmi 3 per 2½ con cornice di pero nero stragallato.

Varii altri quadretti.

1 scarabatto sopra un tavolino di noce dentro del quale vi è un Bambi[16r]no di legno con una statua.

1 tavolino di pero nero.

1 bacilo d’argento per la barba.

1 bacilo rotondo d’argento.

1 conserva miccio d’argento.

8 candelieri d’argento: 6 all’uso e 2 all’antica.

8 posate intiere all’antica.

12 posate intiere d’argento all’uso.

1 burò di legno pittato con suoi tiratoii, entro de’ quali vi è il sopradetto argento; vi sono alcuni cristalli, chicchere ed altre cose inutili o per uso delle sudette signore, come pure una sputarola d’argento che si dice dalle signore, data dal fu don Francesco per mezzo del confessore all’inferma donna Grazia, unitamente con un sicchietto che tiene appeso al letto; vi sono anche molte biancherie per uso di dette signore donne.

1 travacchina per uso del letto del quondam don Francesco, di damasco giallo con francie e galloni di seta bianca, col covertino eguale.

1 baullo di vacchetta centrellato d’ottone entro di cui vi sono biancherie usate per uso di dette signore donne.

1 letto col padiglione di damasco cremesi.

[16v] 1 baullo di montone entro di cui vi sono pezze vecchie per uso di donna. 

Molte sedie di paglia e due con ossature di noce, cimmase e cornice indorata coverte di pella.

Dispensa

1 boffettone di legno indorato all’antica.

Molti stipi e boffette: dentro d’essi alcuni piatti di creta, diversi cristalli ed altri rovagni.

2 voccolari; 7 priggiotte; 1 verrinia; poco lardo ed altre robbe convestibili, che dicono le signore donne esser loro.

1 quadro senza cornice, di palmi 5 per 8, coll’effigie di San Francesco d’Assisi fatto dal fu don Francesco de Mura dell’età di 10 anni, e fu la sua prima opera.

1 quadro senza cornice, di palmi 5 per 7, coll’effigie del Sogno di san Giuseppe, e si dice che sia del giovine di don Francesco.

1 cassa di legno forestiere grande.

Cucina

1 braciere di rame.

8 cazzarole di rame con maniche di ferro, tra grandi e piccioli, con loro coverte.

6 marmitte di rame, tra grandi e picciole, con loro coverchi.

[17r] 5 tielle di rame con loro maniche di ferro tra grande e picciole.

2 conche di rame.

Diverse tielle e ruoti di campagna con molti scumaroli di rame con maniche di ferro, molte gratiglie, spiedi e palette di ferro.

1 cocome di rame.

1 caldare.

2 cafettiere di stagno.

1 braciere di rame.

1 forno di campagna ed altre cosette picciole di rame; molti vasi di creta.

1 tavola di legno per la cucina.

Diversi trepiedi di ferro ed altri utensilii per la cucina.

In una dispensuola picciola 4 pezzi di lardo, 2 voccolari, diversi piretti e molto vino, con diversi stigli di legname per uso di detta dispensa.

Altra dispensa fuori la sala

Molti piretti pieni di vino e molti altri vuoti, con carboni, legne ed altro.

[17v] Si nota qualmente che del retroscritto contante annotato in docati 107.45 se n’è formata dall’avvocato don Giovanni Battista Gallotta fede di credito intesta sua per il Banco San Giacomo, colla data 22 agosto 1782, girata all’eredità di don Francesco de Mura, e si è tale fede riposta coll’altre annotate.

Rimessa

1 paro di guarnimenti con due pezzi d’ottone a capo, con fibbie di ottone dentro e fora.

1 paro di guarnimenti con fibbie d’ottone e con l’ottone sopra il guardacoscino.

2 para di testere anche coll’ottone guarnite.

2 para di retine nere.

1 paro d’intrez***e fora e fora [sic] e colli due tuppi.

2 cignoni vecchi.

2 capezze di notte.

1 carozzino foderato di velluto verde coll’asso di ferro, con frisi d’ottone, con cristalli fini e quattro

giarrette.

1 carozzino di velluto cremesi con cristalli e colli frisi d’ottone, con 6 frasche e l’asso di legname.

[18r] 1 volantino col suo mantice, suo ottone e fibbie, foderato di vellutino nero e rosso, coll’asso di ferro.

1 paro di lacci di fronte di color rossi.

Stalla

1 paro di cavalli color falbo colle capezze di notte e di giorno, apparati.

Quali sudette robbe, come sopra annotate, d’ordine dell’illustre marchese signor don Carlo Cito commissario, si sono consegnate alla persona destinata dalli signori governatori del sacro Monte delle Sette Opere della Misericordia a riserba degl’argenti ed oro ed il contante, li quali si sono consegnati all’avvocato signor don Giovan Battista Gallotti, li quali si sono obligati ut infra ed in fede.

Napoli, 22 agosto 1782.

[Firmato] Ignazio Spadetta, scrivano del Sacro Consiglio e della causa».

Bibliografia: Ceci 1933a, pp. 108-110 (commentato, senza indicazione della segnatura); Causa 1970, pp. 53-55, 57; Gazzara 2008a, pp. 160-161, 177 nota 15; Lofano 2019, in particolare pp. 193-200 (trascrizione parziale).*

*I rinvii alla bibliografia e ai documenti possono essere sciolti consultando le relative sezioni in P. D’Alconzo, L.P. Rocco di Torrepadula (a cura di), Pio Monte della Misericordia. Il patrimonio storico e artistico, Napoli, Arte’m, 2020.

Trascrizione del documento a cura di Mariano Saggiomo, tratta da: P. D’Alconzo, L.P. Rocco di Torrepadula (a cura di), Pio Monte della Misericordia. Il patrimonio storico e artistico, Napoli, Arte’m, 2020, vol. II, Appendice documentaria II, pp. 741-745 (consultabile online alla pagina https://www.francescodemura.unina.it/documenti/inventario-spadetta-22-22-agosto-1782/).

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